Formula 86, pozione fabbricatopo

Sono convinta che la lettura di "Le streghe" di Roald Dahl abbia irrimediabilmente condizionato la mia infanzia, lasciato strascichi nella mia adolescenza e stia influenzando la mia età adulta (resta ancora dubbioso talvolta a quale appartenga).
Il fatto che mio papà si rivolga a me con l'affettuoso nomignolo "strega", forse avrebbe dovuto mettermi in allerta molto tempo fa. 
Non ho mai pensato di avere poteri sovrannaturali (non è vero! L'ho pensato); ma mi è sempre piaciuto immaginare di poter fare, se mai un giorno avessi voluto, incantesimi a chi non rientrava proprio nelle mie grazie.
Amo cucinare zuppe senza seguire alcuna ricetta: butto ingredienti nel "calderone" a seconda della stagione e del mio umore. Risultati dalle insolite consistenze e di varie colorazioni stimolano la mia fantasia e le mie papille gustative. Chi ne ha provata qualcuna può pure tirare un respiro di sollievo: non ambisco a sperimentare unghie di scimmia, code di topo e occhi di iguana. Origano, maggiorana e basilico sono del tutto sufficienti per soddisfare la mia già fervida immaginazione.
Il colorito c'è, la passione per il nero anche, l'acidità e il sesto senso propri di ogni donna non mancano di certo. C'è giusto ancora qualcosa da rivedere nell'acconciatura e nel mezzo di trasporto ma sono pronta ad accogliere Hansel e Gretel nella mia reggia personale (di gorgonzola, altrocchè marzapane!)  
Sarà che sono sempre stata realista e coraggiosa, ma non ho mai creduto che le streghe siano personaggi del tutto inventati. Lunghi capelli neri, unghie affusolate, grossi cappelli a punta, volto dal colorito cereo e dal trucco pesante è quello che ci hanno sempre raccontato per spaventarci, quando non volevamo andare a dormire all'ora concordata. Le streghe esistono!
Si nascondono nella collega che si congratula ma è invidiosa del tuo successo; nella finta amica che ti offre dolci ipercalorici per farti ingrassare (quando sarebbe più economico e più sano per lei mettersi a dieta); nella commessa che ti consiglia outfit sbagliati solo per farti spendere di più.
C'è una strega nella biondona che lancia una sguardo (finto di sfuggita) al tuo ragazzo; nella cameriera che sta per finire il turno e fa finta di non sentire la tua chiamata e nella cassiera che da dietro il vetro parla svogliata e sottovoce solo perchè ha capito che sei straniera.
Sono streghe quelle che con una minigonna passano un esame, quelle che ti accolgono con un sorriso a 32 denti anche se hanno appena finito di sparlare di te, quelle che si vantano di una borsa firmata pur sapendo benissimo di non essersela conquistata col merito.
Ci sono streghe dietro a matrimoni combinati per denaro e dietro a posti di lavoro ottenuti grazie a "compromessi".
Le streghe in crocchio commentiamo sempre l'ultima arrivata, la nuova coppia scoppiata o riscoppiata, la macchina di tizio e la casa di caio.
Più il circolo è ristretto e conosciuto più possono essere acute e pungenti; più affinano la loro arte e più non possono fare a meno di esercitare il loro crudele compito.   
Non è detto che siano sempre cattive, le streghe buone esistono ma lo spirito di sopravvivenza le costringe a plasmarsi e camuffarsi. 
Se tendi le orecchie e ti concentri le puoi sentire, ovunque e in qualsiasi momento della giornata.
Sono in macchina, sedute su una panchina del parco, accanto a te durante la lezione di pilates, in coda al supermercato o alla fermata dell'autobus.
Donne e soprattutto voi uomini (che fate tanto i finti santarellini), a cavalcioni di una scopa o di una Vespa non ha importanza; smettetela pure di nascondere le vostre bacchette: con me non attacca... sono una di voi! 
Perchè in fondo, chi di noi non vorrebbe avere la "Formula 86, pozione Fabbricatopo"?




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