Di Ampie Cadute

Quando sei triste è solo la tua parte felice che si riposa. 
A me piace definirli così i momenti tristi. 
Sono pause.
Periodi in cui abbiamo bisogno di essere altro per poter poi diventare altro ancora. Sono intervalli che ci costringono a guardare in faccia la realtà senza i tappeti sotto i quali spesso la nascondiamo.
Capire il perché di certe tristezze ci rende più consapevoli nel riconoscerle, più coraggiosi nell'accettarle, più liberi di accoglierle per quello che sono e più indulgenti di farlo quando loro vogliono arrivare.
Sono pause.
Non sarebbe bello mangiare se non sentissimo mai la fame.
Non sarebbe bello abbracciarsi se non fossimo mai lontani.
Non sarebbe bello il sole se non ci fosse mai la pioggia.

Ho sempre pianto molto nella mia vita. È una cosa che mi riesce bene oserei dire. È il mio modo di buttare fuori e sentire quel poco di sale quando le lacrime scendono fino alle labbra che mi fa sentire a casa. Piangere mi fa percepire che sto svuotando, che sto capendo, che sto esternando qualcosa che era chiuso al buio a cui sto dando luce e udienza.


Ma noi non siamo gli unici a piangere. 
Anche il cielo lo fa ed i cieli non sono altro che gli occhi della natura e anche lei ogni tanto ha bisogno di una pausa.
Sono pause.
Momenti necessari in cui il ciclo naturale dell'acqua si mette in atto. Processi grazie ai quali l'acqua diventa altro per poter poi diventare altro ancora, come noi. Intervalli stagionali che scandiscono la vita, la morte e la rinascita della natura.
Ma quando quel pianto diventa violento, innaturale e cattivo non sono pause, sono il modo in cui la natura cerca di dirci che qualcosa non sta andando per il verso giusto. Piangere con rabbia e senza sosta è segnale che troppe cose sono state nascoste sotto il tappeto e che troppi comportamenti sono stati ignorati. 
È un pianto disperato che la natura ci impone di arginare e di accogliere con paura e fatica.

Ora non possiamo fare altro che lasciare che si riposi per un pò anche la sua di parte felice.
Il sole tornerà a splendere ma sarà sotto quei raggi che non dovremo dimenticarci di queste lacrime, rimboccarci di nuovo le maniche e capire che è il momento di fare veramente qualcosa prima che sia troppo tardi.



 

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