Con coraggio e fantasia
Le vetrine dei negozi sono piene di glitter e di paillettes, negli scaffali dei supermercati le bottiglie di bollicine svettano in prima fila, i ristoranti espongono menù d'eccezione e le lenticchie sembrano essere introvabili. Ogni essere vivente con cui ti capita di parlare nel mese di dicembre ti farà la stessa fatidica domanda "Cosa fai a capanno?". Sarai infilato a sorpresa in chat whatsapp e in gruppi di persone che non conosci, che non frequenti e con cui onestamente non ti frega una mazza di condividere le ultime ore del tuo ultimo anno, difficile o glorioso che sia stato.
Il capodanno genera da sempre una pressione da performance e una gara silenziosa nell'apparire realizzati, ricchi, felici e pieni di amici che non fa che alimentare quei castelli che ci siamo creati tutt'intorno in cui è più importante mostrare che essere, fare che sentire, seguire che esprimere, ignorare che capire.
Ci hanno insegnato che la vita è fatta di attimi e di occasioni che vanno colte ma nessuno ci ha mai spiegato la natura di quelle occasioni e che coglierle non vuol dire sempre saltare da un volo all'altro perché non si è capaci di stare a casa da soli nemmeno una sera né di buttarsi nella mischia per non pensare a quell'unica persona che vorremmo avere affianco. Nessuno ci ha mai spiegato che essere appagati non vuol dire per forza essere ricchi, sempre indaffarati o sempre in compagnia. Nessuno ci ha mai detto che la sera di capodanno è solo uno di quei 365 giorno del nostro incredibile anno che ormai non influenzerà più chi siamo diventati e chi vogliamo diventare. Nessuno ha mai osato dirci che il glitter rischia di essere indiscutibilmente antiestetico.
Il mio 2024 è stato difficile. Ho affrontato sfide con me stessa e con le mie personalità, mi sono scontrata con la mia costante necessità di evolvere, di fare, di performare in un momento in cui non mi era possibile. Ho capito che il mio coraggio e la mia fantasia potevano essere impiegati diversamente: nello stare, nel capire, nel prepararmi e nell'accogliere anche quello che non mi piaceva per imparare a prenderlo sotto braccio e renderlo meno pauroso.
L'ultima sera del mio anno io ho deciso, con coerenza e serenità, di passarla a casa da sola.
Mi correggo, non sarò proprio da sola, sarò con Tancredi. Tancredi ha riempito il vuoto del mio 2024 con il suo amore puro e incondizionato. Mi ha fatto divertire cosi tanto che non lo credevo possibile. Mi ha fatto sentire indispensabile e poi inutile come solo i veri latin lover sanno fare. Mi ha svegliato un milione di volte nel cuore della notte per mostrarmi il suo affetto e mi ha seguito, come un vero adulatore, in ogni stanza della casa mentre mi facevo bella per uscire.
Pensatemi pazza, voi che sarete a feste con sconosciuti di cui non sapete nemmeno il nome, ma io questa stasera preparerò una bellissima tavola per due e a lui, che per chi non lo avesse capito è il mio gatto, ho comprato una goduriosa mousse di salmone con salsa gourmet che fa gola pure a me, che fa anche rima.
Con coraggio e fantasia. Così ho sempre cercato di vivere nei miei alti e bassi e così brinderò stasera: col coraggio di festeggiare da sola vestita a festa e la fantasia di farlo con un gatto e un menù curato anche se solo per me stessa.
Con coraggio e fantasia. Cosi mi immagino il mio 2025 e tutti gli anni a seguire ed è così che, col cuore colmo, ti auguro di vivere sempre perché senza coraggio non avremmo la forza di andare lontano e senza la fantasia non avremmo quella di andarci volando.
Un sereno, coraggioso e fantasioso ultimo dell'anno, da me e Tancredi.
Sei unica! Auguri Elena ❤️
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