"Lascio?"

Il mercato è comunità e ode alla terra.
Sono le genuine fondamenta di un popolo.
Luogo dove si raccolgono le tradizioni e gli istinti animali degli individui.
Il mercato è un caos ordinato di sensazioni che ci riportano alla primordialità.

Osserva.
I colori sono vividi e reali. Non ci sono filtri e non c'è post produzione. Sono abbaglianti e sfumati. Non c'è ordine e regolarità nel loro accostamento ma sembrano avvinghiarsi gli uni con gli altri in una perfetta armonia. Sembrano fare l'amore con la potenza di un temporale e la delicatezza di un arcobaleno.

Ascolta.
C'è brusio, suono di vita che scorre. Il rumore delle nostre tavole e delle nostre voglie è in quei sacchetti di carta che scricchiolano. C'è il rumore della pioggia sui campi e il rumore di terra smossa.
Puoi sentire il rimbombo delle cassette accatastate e i richiami dei venditori che cercano di stuzzicare il tuo appetito.

Annusa.
Gli odori si mescolano in una danza. C'è odore di terra, di fiori, di succo. C'è odore di gente, di sudore, di respiri, di bocche. Le banane odorano di caldo, i pomodori di sole.
L'odore di pesce fresco è acre ma ci stuzzica, come tutte le cose che ci eccitano e ci spaventano nello stesso momento. Le buccie cadute a terra si riempiono di odori passati.

Assaggia.
Se chiudi gli occhi morsicando un'albicocca ti puoi immaginare il mare. Il succo di una pesca che cola dalla tua bocca è provocante. In molti banchi ti verrà offerto un acino o una triangolo d'anguria come garanzia e non dovresti mai rifiutarlo. Il filone di pane ancora caldo arriverà a casa senza capello perché la tentazione di far croccare la sua crosta sarà troppo forte.

Tasta.
Le bucce, le consistenze e le trame sono infinite. Le diverse maturazioni regalano diverse morbidezze che solo mani attente sanno scegliere e riconoscere. Sembrano dei corpi che vogliono essere sfiorati e scoperti. I semi ci parlano di futuro e le foglie di aria pulita. Infilare la mano tra i legumi secchi è terapeutico come un abbraccio.

Il mercato dà e il mercato prende e quando ti viene chiesto "Lascio?" non dovresti mai dire di no.








Commenti

  1. Il mercato è una festa a cui vado volentieri. Mi dà una carica, una grinta che poche altre cose così. È antidepressivo. Viva il mercato

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