To bee or not to bee

Seduta tra gli alberi, con il mare che si estendeva luccicante poco più in basso, ho avuto la gioia di partecipare ad una lezione di apicoltura che mi ha lasciata a bocca aperta.
Mi trovavo a La Persa, un'azienda agricola in Liguria all'insegna della genuinità e delle belle persone.
Le api, il miele ed i loro segreti mi hanno incuriosita così tanto che non sono proprio riuscita a tenere tutto per me. Ma proviamo ad andare con ordine.

Le api sono talmente indaffarate che non hanno tempo per lamentarsi o per annoiarsi.
Non vedrai mai un'ape davanti alla macchinetta del caffè parlottare male dei colleghi senza fare nulla per migliorare la sua condizione lavorativa.
Tutte le api lavorano sodo indistintamente.
Anche l'ape regina, che si potrebbe pensare come la facilina viziosa dell'alveare, fa solo un viaggio nuziale nella vita in cui si fa inseminare da più fuchi possibili per poi conservare lo sperma in una spermateca per tutta la vita, utilizzandolo per produrre quasi 3000 uova al giorno e avendo come unico scopo di vita la crescita e il rafforzamento della famiglia.

Le api si evolvono e cambiano per il meglio in continuazione.
Non vedrai mai un'ape fossilizzarsi in una condizione infelice e monotona solo per pigrizia o timore.
Tramite il processo della sciamatura le api abbandonano il vecchio alveare per uno nuovo. La causa può essere la condizione di pericolo o di inospitalità del vecchio o la nascita della nuova regina e quindi la costruzione di una nuova colonia in primavera.

Le api hanno un sistema comunicativo efficientissimo.
Non vedrai mai un'ape mandare messaggi vocali di 5 minuti o scambiarsi emoji e stickers dai significati di dubbia interpretazione. Google Maps scansati proprio.
Le api comunicano tramite i ferormoni con i quali l'ape regina dichiara la sua fertilità e mantiene sterili tutte le api operaie fino a quando le è possibile procreare.
Tramite un ferormone specifico inoltre si mantengono tutte unite durante la sciamatura lasciando una scia odorosa. Le api esploratrici poi hanno il compito di comunicare con una danza la posizione della nuova casa disegnando degli 8 che indicano la distanza radiale.

Le api contribuiscono alla procreazione del nostro pianeta.
Non vedrai mai un'ape buttare un mozzicone per terra, gettare rifiuti in mare o inquinare l'aria con emissioni dannose.
Le api sono le uniche responsabili dell'esistenza dei fiori. Si hai capito bene! I fiori non esisterebbero se non ci fossero le api poiché le piante, per la loro sopravvivenza, hanno la necessità di farsi notare il più possibile per farsi impollinare e quindi riprodursi. C'è quindi una sorta di contest silenzioso fioristico in cui più i fiori sono colorati e profumati e più le api verranno attirate.

Le api hanno una società organizzata e produttiva.
Non vedrai mai divari sociali né il lavoro di un ape sfruttato o pagato in nero e tanto meno noterai api ricche che speculano su quelle povere per arricchirsi sempre di più.
Le api sono organizzate in una società in cui ogni singolo esemplare è uguale e fondamentale per la crescita della famiglia ed il suo rafforzamento.
Le regine si riproducono, le operaie costruiscono le arnie, i fuchi fecondano, le esploratrici cercano, le bottinatrici raccolgono.

Le api si autoalimentano e producono preziosi nettari.
Non vedrai mai un'ape sprecare del cibo prezioso e mangiarne più del necessario solo per vizio o per gola.
Le api producono la cera, preziosa per la costruzione delle loro cellette; la pappa reale, nutrimento proteico per le piccole larve; la propoli, come antibatterico a difesa dell'alveare e ovviamente il miele. Quest'ultimo è prodotto dalle api bottinatrici che raccolgono il nettare, lo immagazzinano in una borsa malaria, tramite degli enzimi lo trasformano in miele e lo vomitano letteralmente. Si hai capito bene il miele non è altro che nettare vomitato.

Questo volo nel mondo delle api mi ha fatto riflettere su come da loro avremmo moltissimo da imparare.
Dovremmo imitare la loro operosità, praticare la loro giustizia e rafforzare il nostro coraggio.
Pungere solo in situazioni di vero pericolo e non solo per fare del male.
Accoppiarci e riprodurci a volte con un pò più di coscienza e di cervello.
Lavorare sodo senza invidia e senza arrivismo ma con ottimismo.
Il senso di comunità, che è ciò che le rende forti ed in continua evoluzione, è uno dei concetti che a noi sfugge più facilmente.
Insomma forse dovremmo smetterla di essere BE e basta, pensando solo a noi stessi, ed essere un pò più BEE sopportandoci tra vicini di cellette, che volare insieme è sempre più divertente e più vincente.






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