Standing ovulation

Voglio iniziare con una incredibile rivelazione
Il ciclo mestruale esiste!
E' uno stravolgimento ormonale e quindi emotivo, psicologico e fisico che non si esaurisce con i giorni delle perdite, che capitano all'incirca ogni 28 giorni, ma che accompagna ogni donna per tutto il mese, tutto l'anno, tutta la vita.
Dobbiamo combattere con emicrania, nervosismo, dolori al seno, brufoli, mal di schiena, sonnolenza ma dobbiamo imbottirci di anti dolorifici per fare finta che in quei giorni possiamo essere produttive e assolutamente pronte a fare tutto, anche lanciarci col paracadute o attraversare la Manica a nuoto.

Si chiamano mestruazioni e sono un pò stanca di sentirle chiamare con appellativi come "le tue cose", "i giorni no", "le rosse", "profondo rosso", "i parenti in visita" e tanti altri nomignoli creativi.
Il sangue non è blu e profumato come il petalo che si vede nelle pubblicità ma è denso rosso e spesso anche marrone.
Sul ciclo ci sono ancora tanti, troppi tabù e poca conoscenza.
Giusto per dare due numeri ogni donna in media durante la vita utilizza circa 12mila assorbenti il che significa: 12mila rifiuti plastici da smaltire, quasi 900 confezioni di assorbenti e circa €3500 spesi in una vita.
Gli assorbenti in Italia sono ancora tassati al 22% come i beni di lusso quando è evidente a tutti che avere il ciclo mestruale non è per nulla un lussuoso vizio.

La pratica del free blending (sanguinamento libero) nacque negli anni 70 per combattere il rischio di shock tossico che può essere provocato da alcuni tamponi vaginali ed ha suscitato molto scandalo perché il sangue mestruale, anche nella nostra cultura apparentemente liberale, è ancora visto come un tabù ed è percepito come sporco e impuro dalle donne stesse.
In molte culture le donne con il ciclo vengono considerate intoccabili e vengono escluse dalle dinamiche sociali quotidiane. Noi stesse andiamo in bagno nascondendo l'assorbente sotto la maglietta o piegandolo in 6 per infilarlo in tasca.

Perché ci vergogniamo di avere il ciclo?
Perché nominarlo crea imbarazzo?
Perché non siamo ancora capaci di accettarlo e affrontarlo per quello che è?
Il ciclo rappresenta la vita, la fertilità, il corpo umano che svolge i suoi compiti vitali correttamente.
Il ciclo è donna, è sesso, è estrogeni, è ormoni, è voglie, è tutto quello che c'è di più vero e animale in una donna.
In tutta onestà ne faremmo a meno anche noi di sanguinare una volta al mese, non è per nulla piacevole ma potrebbe esserlo un pò di più se cominciassimo a chiamare il ciclo col suo nome e a trattarlo come testimonianza di fertilità e non come una malattia.






Commenti

  1. Condivisibile in molte considerazioni.
    Sulla tassazione ti rilancio però le variazioni volute da questo governo https://www.ilpost.it/2019/11/29/assorbenti-bio/
    È poco? È finalmente qualcosa

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