Tappeti, timballi e capelli argentati

Ricordo come fosse ieri quando comprai questo tappeto. L'ho amato fin dal primo sguardo e non avrei mai immaginato che un bel tappeto potesse valere così e che potesse generare così tanta felicità.
Ma forse è meglio iniziare a raccontare questa storia fin dal principio.

Era una domenica d'inverno e gironzolavo per uno dei miei mercatini di modernariato preferiti. Ormai era fine mattinata, il sole era pallido e anche il mio portafoglio dato che avevo già comprato due giare verdi smeraldo, una cornice ramata, una lampada stile investigatore privato anni 60, un tavolino da vino, come l’ho chiamato io immaginandomi già il mio momento preferito della giornata, e varie altre cosette che mi avevano rapito il cuore, ortaggi compresi, acquistati rigorosamente dal signor Aldo in fondo alla strada.

Quindi, tornando al tappeto, mi trovavo sulla mia via del ritorno, carica di cose e scarica di moneta, quando l’ho visto. Non so esattamente cosa succeda quando si ha un colpo di fulmine con un tappeto ma credo di averne avuto uno. 
Non era né lussuoso né sfarzoso, era semplicemente il tappeto perfetto per me. Ci siamo guardati come solo due anime che sanno di appartenere l’una all’altra sicuramente fanno. 

Seduta lateralmente a custodire il suo banco c’era una elegante signora con una splendida giacca damascata su cui ricadevano dei lunghi capelli argentati e lucenti. Era una signora dallo stile eccentrico ma di grande gusto e si capiva che di cose belle ne aveva maneggiate parecchie nella sua vita. Mi ha guardato e ha colto quello sguardo: lo sguardo, a lei probabilmente noto, dei colpi di fulmine e si è avvicinata con delicatezza.
“È un tappeto speciale” mi ha detto sottovoce “che aspettava solo una persona speciale”
“Sembra speciale davvero e vorrei tanto essere quella persona” le ho risposto fissando il tappeto con lo sguardo umile “ma a fine mattinata il mio portafoglio piange miseria”
“Quanto ti è rimasto?” Mi ha chiesto avvicinandosi un pò di più.
“Credo solo una manciata di euro” 
Mentre le parlavo, ammirando l’oggetto del mio desiderio, dovetti poggiare tutta la mia mercanzia a terra 
per cercare il portafoglio e successe che la borsa con gli ortaggi, che è sempre la più curiosa e impertinente, si rovesciò a terra lasciando libere le zucchine che rotolarono sul tappeto fino ai piedi dell’elegante donna d’argento.
“Sembrano molto dolci” ha sentenziato lei aiutandomi a raccoglierle. “Si, Aldo del banco in fondo alla via me lo ha assicurato, e io mi fido sempre di Aldo!” Ho risposto fiera del mio acquisto e della mia preziosa conoscenza col signor Aldo.
“Domani avrò a pranzo mio nipote Bartolomeo, ha 5 anni e ama alla follia il mio timballo di zucchine” Ero già pronta a chiederle la ricetta con la bava alla bocca quando lei ha continuato. “Cosa ne pensi di fare felici 3 persone e mezza?” Io non sicura di capire "Si certo, se posso volentieri, mi dica”. Lei con eleganza si è abbassata, facendo brillare al sole la sua giacca damascata, e ha raccolto le altre zucchine dal tappeto.
“Queste se sei d’accordo le prendo io facendo felice Bartolomeo e questo invece lo puoi avere tu in cambio” Mi disse indicandomi il tappeto con un furbo sorriso. “Grazie mille davvero ma non posso accettare, non mi sembra per nulla equo qualche zucchina per un tappeto cosi bello. Posso passare la settimana prossima, oppure pagare in qualche altro modo, digitalmente o con la carta, come preferisce lei ma per qualche zucchina solamente mi sembra un pò… ”
“Io preferirei che mi pagassi in zucchine” mi interruppe lei decisa. “Bartolomeo sarà felice per il timballo, tu sarai felice del tuo nuovo tappeto e io sarò felice per entrambe le vostre felicità, e anche il tappeto lo sarà di aver trovato una casa speciale.” E guardandomi dritta negli occhi, concluse con astuzia dolce ma irremovibile “Non vorrai mica negare la felicità a tutta questa gente, no?”
 
A volte le persone speciali si incontrano per caso e le cose speciali succedono inaspettatamente. Io sono tornata a casa con un tappeto prezioso, la ricetta di un timballo da panico e una storia incredibilmente romantica di nonne, nipoti, tappeti, capelli argentati e giacche damascate. 
Grazie Agata, è stato veramente un piacere infinito conoscerti e sono sicura che Bartolomeo sia il nipote più felice del mondo ad averti come nonna.




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