Il solito "tram tram"

Ogni mattina è quasi sempre lo stesso schema automatico (da intendere proprio nella sua radice originale di "automa")
Puoi concederti qualche piccola variante sul menù della colazione; non troppe, la trippa rimane sempre e comunque sconsigliabile. Puoi sbizzarrirti davanti all'armadio; se non lavori con una di quelle uniformi killer, che fanno a pezzi stile e fantasia, come Dexter coi cattivi. La condizione atmosferica è l'unica nota di imprevedibilità (lasciamo riposare Giuliacci), ma potrai sempre contare su: stessa sveglia, stesso sonno, che ti fa ripromettere ogni mattina che andrai a letto più presto e stessa lotta contro il tempo.
Chiavi, portafoglio, telefono, ombrello, occhiali, scarpe, giacca, borsa....
..anche stamattina l'hai preso al volo. Ma quella sensazione di salvezza al suo apparire dietro la curva si tramuterà in un attimo in odio profonda verso ogni forma di genere animato (e no), che ha deciso di prendere proprio il tuo stesso identico tram! 

L'ora di punta sarà sempre monopolizzata dalle tartarughe ninja con zaino assassino. Diaboliche in gruppo con il loro vociare a valori decibel pari al decollo di un razzo spaziale, acne da premio nobel e righelli come alabarde che, se fossero esistiti, li avrebbero usati in Francia nel periodo del terrore.

Il puzzone c'è sempre; non importa che siano le otto della mattina o le undici di sera, lui puzzerà sempre come un lottatore di sumo dopo 5 ore di allenamento precedute da un'abbuffata di spicchi d'aglio fritti (ricettina da consigliare alla Parodi per la sezione "Ospiti indesiderati")

In un angolo potrai sicuramente scovare il giocatore seriale: stringe come un boa constrictor il suo smartphone, impreca con l'emotività di un investitore, saltella ed esulta che al confronto, un bambino di 5 anni alle prese con la sua prima partita a Mario Bros, è una statua di sale.

Puoi stare sicuro che nel sedile dietro al tuo si accomoderà sempre l'esibizionista telefonica; lei allieterà il tuo viaggio parlando delle ultime creazioni intestinali del suo fuffi e delle cure che sta provando il marito per sconfiggere le emorroidi. 

Ci sarà sicuramente un mangiatore di bagna cauda, che riuscirà nell'impresa di impestare un raggio d'azione degno di una portaerea sovietica.

Se osservi bene tutti i posti finestrino troverai sicuramente un esemplare di narcolettico da sgommata che, appena conquistato con le utime energie rimaste il posto sognato, si spalmerà sul finestrino pulendolo come un teglicristallo al ritmo delle frenate.

La malata di shopping compulsivo è in agguato in zona centro e, salendo a fatica sommersa dai pacchi come Babbo Natale, ti pianterà nello stinco l'angolo della scatola contenente il suo ultimo delizioso paio di stivali. 

Un unicorno, che timbra pure il biglietto, potrebbe salire alla fermata dell'ospedale psichiatrico ma il lettore assorto, che sia un Harmony o un trattato di Sigmund Freud, non si accorgerà di nulla.

La vecchina logorroica, apparentemente innocua, vedrà in te la prossima vittima per i suoi racconti su come le sia cambiata la vita con la nuova dentiera o su come sua figlia abbia proprio comprato un cappotto identico al tuo, addentrandosi nei fondamentali dettagli del come, quando e perchè. 
Insomma, lasciate ogni speranza o voi ch'entrate e, se un giorno quell'unicorno lo vedrete davvero salire, beh mi sa tanto che quella mattina la sveglia non l'avete proprio sentita.




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