Non ti scordar di te

Sono single praticamente da tutta la vita, per una serie di ragioni che sarebbe noioso e doloroso stare qua a raccontarti. Sono single da tutta la vita e per me ormai è normale così. È normale prendere grandi o piccole decisioni da sola, cambiare città da sola, traslocare da sola, scegliere cosa mangiare o che film guardare da sola, programmare viaggi e weekend da sola. 
Da sola ho montato e smontato la mia vita alternando momenti di grande euforia e senso di libertà a momenti di infinita solitudine e di insicurezza.
Ho visto coppie e famiglie formarsi, restando nell'angolo a godere della loro gioia ma invidiando un pochino quegli abbracci. Ho seduto a tavolate in cui ero il numero dispari e dormito da sola durante tutti i temporali della mia vita da grande. Confesso che i miei genitori e i forti legami che ho creato con i miei amici mi hanno sempre aiutato a dimenticarmi a tratti tutto quello che chiedevo a me stessa, intervallando momenti di gioia infinita e quel senso di avere il mondo tutto nelle mie mani a mia disposizione. E forse era proprio così.

Nel contempo però ho sempre avuto una mente molto naïf e sognatrice e sono cresciuta con il sogno romantico che da qualche parte nel mondo ci fosse quell'unica persona fatta apposta per me, che compensasse i miei difetti e rendesse più splendenti i miei pregi. Ho sempre pensato di essere destinata ad incontrare quell'uno con cui avremmo potuto prendere tutte quelle meravigliose ma difficili decisioni di vita che fino a quel momento erano state solo sulle mie spalle.
Ma il tempo passava e quello che i vari incontri invece mi lasciavano erano solo delusione, tristezza e un enorme senso di insicurezza, come se la colpa di quelle storie lampo finite male fosse stata sempre e solo la mia.
Come se il problema della mia solitudine fossi stata sempre e solo io.

Poi un giorno ho smesso di cercare. Ho smesso di guardarmi intorno con quella brama disperata di amore e quella persona l'ho incontrata. Era lì nello specchio davanti a me che mi guardava con le lacrime agli occhi chiedendo un pò di amore. Ho passato tutta la vita donandomi disperatamente a persone sbagliate che quell'amore non lo meritavano quando l'unica persona che veramente meritava tutto il mio sostegno e il mio amore era rimasta sola, triste e abbandonata, me stessa.

Ho scaricato per anni la rabbia verso gli altri contro me stessa, gli insuccessi in cui non avevo parte contro me stessa. Mi sono imposta perfezioni irraggiungibili con la speranza che arrivando ad essere così "perfetta" qualcuno mi avrebbe notato ed amato. Ho passato la vita a mortificare me stessa senza capire che quelle gambe un pò storte e quei capelli un pò pazzi mi avevano portato dove ero senza chiedere mai nulla in cambio. C'era qualcuno che in fondo aveva sempre tifato e lottato per me fin dal primo giorno e io non me ne ero mai nemmeno accorta.

Quindi questo San Valentino alle porte lo voglio dedicare alla mia persona speciale: me stessa, per la storia d'amore più difficile, sincera e lunga della mia vita (per ora).



Commenti

  1. È successo
    È successo di averci creduto
    Che un fuoco, due rose e tre baci facessero un cuore

    Ma lo sapevo
    Lo sapevo che mi ero sbagliato
    Che chi va per questi mari è lontano...e non sa più ritornare

    L'amore succede 
    Se lo cerchi non si vede 
    Se hai voglia di aspettare
    Non si fa trovare
    Mai

    È successo
    È successo che quattro occhi, due nasi e due bocche
    Facessero un cuore

    Ma è successo
    È successo che ti ho incontrato
    È successo che adesso se non succede..
    Non succederà 

    L'amore succede
    Non lo cerchi e lui viene
    E non ci puoi ragionare
    Perché l'amore Tu...te lo dovrai prendere

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