Voglia di viveri

C'è un momento per tutto nella vita. 

C'è un momento per imparare e uno per soffrire, uno per correre e uno per brindare, uno per baciare, uno per gridare, uno per riposare e si, anche uno per mangiare!

Anche tu sarai di fronte a panettoni, capponi, ravioli e torroni ma non mi riferisco solo a quel tipo di mangiare. E' grande il lavoro di stomaco e mascelle ma si mangia anche con gli occhi e con il cuore. 

Si azzannano le emozioni e le occasioni, si masticano i giorni che scorrono, lenti o veloci ma comunque inesorabili. La vita va goduta a morsi più o meno ingordi ma sempre singoli morsi uno dopo l'altro come in un lungo pasto con alcune portate deliziose e altre che ci tocca mangiare per far piacere alla suocera.

Perché vivere è un pò come mangiare. 

Prima lo devi fare con le idee poi deve esserci la voglia di renderle realtà, poi deve arrivare l'azione, spesso accompagnata da un pò di paura e tanto coraggio. Può incombere il rischio di delusione, la titubanza e solo alla fine arriva il vero piacere. Come per una ricetta la vita va organizzata, preparata e goduta prima, durante e dopo la cottura.

In un piatto di pasta fresca c'è il tempo passato con le mani infarinate, c'è la tradizione racchiusa in un vecchio ricettario di famiglia, la memoria e la voglia di preparare qualcosa di speciale. A volte sarà soddisfacente e a volte una delusione ma ci sarà sempre la determinazione di provarci senza troppa pressione perché siamo nella nostra cucina con le persone che amiamo, tutti coperti di farina.

E quando quel piatto sarà servito in tavola ogni morso sarà gioia per le papille gustative ma anche per il cuore.

In questo Natale un pò più triste degli altri non dimenticarti di mangiare, ma non solo il panettone. Mangia la vita, le piccole gioie dello stare insieme anche se in pochi, l'emozione di una bella canzone di Natale e quella lunga storia d'amore che c'è dietro il piatto di famiglia.

Perché questo Natale abbiamo tutti quanti bisogno di viveri ma anche e soprattutto di vivere!