Stendi la coppia!

Giorno dopo giorno sono sempre più convinta della sua esistenza; non so dargli una collocazione geografica (del resto cosa pretendete? Io perdo l'orientamento anche in casa mia); non so come sia messo a disoccupazione e inflazione (meglio di noi è l'unica vera certezza) e quanto a clima, bé di questi tempi chi si accontenta gode. 
Tutti i sabati (giorno di bucato) cerco di conquistare qualche informazione in più analizzando il cestello, il tubo di scarico, i componenti senza dubbio magici del detersivo in polvere, ma niente: il pianeta dei calzini spaiati rimarrà sempre un mistero insvelabile.
Ogni lavatrice ha il suo passaggio segreto che noi umani non possiamo vedere. I più coraggiosi ci si avventurano solo durante la centrifuga: quando lo sbattacchiare della macchina copre i loro gridolini di eccitazione mista a paura. Le loro metà, troppo timorose per il viaggio, vengono abbandonate a malincuore in nome della libertà. Ogni "tallone d'Achille" è nudo verso l'ignoto.
Il passaggio piede-oblò-molletta si interrompe: niente più restrizioni nel nuovo paradiso, ci si asciuga correndo sotto il sole.
Mi immagino tutto quanto comodo e accogliente come Coccolino, bianco come l'Omino (che poi in realtà è nero e non riuscirò mai a farmene una ragione) e luccicante come Mastrolindo (di cui non so se luccica di più la pelata o l'orecchino da pirata).
Laggiù non ci sono razze, colori e pregiudizi. Gialli con neri, alti con bassi, pesanti con leggeri. Ti può capitare di vedere addirittura un calzino bianco di spugna circondato da ammiratrici. Nonostante la loro evidente differente visione del mondo, fantasmini e gambaletti scherzano con le autoreggenti. Dall'unione di rombi con righe nascono scacchi. Pizzi sposano abbienti cashmere ma li tradiscono con tenebrosi poliestere. Nylon ascoltano le vecchie storie raccontate dai lini. Mentre le flanelle rassettano, le a rete si intrattengono. Tutto è concesso, niente è imposto.
I nuovi un po' impauriti vengono accolti con feste di benvenuto: si brinda con ammorbidente corretto, si balla fino all'alba al ritmo di "ho un sassolino nella scarpa" e si aspetta l'alba scambiandosi soffici baci. Ma il passatempo che mette tutti d'accordo è osservare noi quaggiù: in preda a crisi isteriche di identità quando, sicuri di averne infilati 10 nell'oblò, ne estraiamo solo 9!
Passano gli anni, cambiano le tecniche, le mode e i materiali ma il mondo dei calzini spaiati sarà sempre in crescita demografica. Purtroppo vecchi compagni, per cui non sono più sufficienti i rammendi, cedono al peso degli anni: una vita da calzini dove ogni buco è un pezzo di vita vissuta, un insegnamento per le nuove generazioni.
E la prossima volta che fate il bucato pensate a quanto sarà felice ora quel calzino che eravate proprio sicuri di aver buttato dentro.




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