Prima vera, dopo falsa

La primavera ci coglie sempre un pò impreparati. Siamo ancora lì avvolti nei nostri giacconi che tutto ad un tratto il mondo si riempie di fiori, c'è luce fino a tardi, il profumo dell'aria è diverso e l'idea di restare fuori per un aperitivo dopo il lavoro, invece di andarsi ad infilare sotto il piumone, non ci sembra poi così male.

In primavera ci si spoglia. 

Ci si spoglia dei cappotti che vengono lasciati nell'armadio insieme a pigrizia e malinconia ed è cosi bello abbracciarsi con meno strati addosso.

È il momento di alleggerirsi, di fare decluttering (come dicono i content creator più cool). Mia mamma dice "fare la repulisti" che mi è sembrato sempre il modo più carino di esprimere il concetto senza iglesismi inutili. 

La primavera ci vuole veri e spogliati. Ci spinge ad accogliere tutto a braccia aperte, a rinascere e a rifiorire. Ma per rifiorire bisogna prima liberarsi del superfluo, di ciò che è pesante, falso, vecchio, sbagliato o doloroso.

È il tempo delle famose pulizie di primavera. Mica si chiamano pulizie d'autunno!

La primavera ci vuole leggeri e pronti a saltare verso nuove mete. Ci vuole consapevoli di ciò che non ci serve più e di ciò che abbiamo imparato. Ci vuole coraggiosi e spavaldi senza nasconderci più sotto sciarpe e cappelli e nemmeno dietro ad abitudini e persone sbagliate.

La primavera è il momento in cui alziamo la testa e, guardando le nuvole leggere che spostate dal vento liberano il sole, ci mettiamo in cammino inseguendo il profumo di fragole e di novità.

Ma mentre noi ci spogliamo la natura invece si veste. Si veste di tutto punto per noi. Si colora, si stratifica, cresce, fiorisce, profuma, abbonda. 

Impariamo da lei. Apriamo gli occhi dentro e fuori da noi stessi con onestà. Vestiamoci solo di ciò che conta, di ciò che profuma e che ci dona dei buoni frutti. Rifioriamo solo per chi ci ama d'avvero e stanchiamoci solo per ciò che merita le nostre forze.

Usiamo meno "abiti" ma solo quelli veri che ci rappresentano di più perché alla fine di tutti quegli abiti falsi con cui il mondo ci vuole coprire, imbambolare e massificare non ne abbiamo proprio nessun bisogno.