Vivere in vacansia

In questi mesi di quarantena ci è mancato esplorare, farci incantare da culture diverse, assaggiare, tuffarsi e stringere amicizie che sembravano le più sincere mai provate.
Ci è mancato ritrovare la sabbia in valigia e ci sono mancate anche le sveglie presto per le partenze "intelligenti" e quella sensazione perenne di aver dimenticato qualcosa.

Le compagnie aeree ci hanno mandano email del tipo "Siamo con te.." "Nuovi spunti per non perdere la voglia di viaggiare.." "Torneremo presto a farti sognare..".
Grazie molte per il supporto, ma dove eravate quando la mia valigia pesava 23,5 kg e l'ho dovuta aprire davanti a tutti e indossare 3 maglioni e 2 giacche??
Dove eravate quando incastrata con le ginocchia in bocca non mi impedivate di ordinare un doppio CheeseBurger alle 11 di mattina? (Si sa che in viaggio crolla qualsiasi regola temporale e alimentare).

In questi mesi abbiamo viaggiato solo tra cucina e camera da letto e tanto con la mente: piena di mille preoccupazioni e incertezze. Oggi le ansie non sono svanite del tutto ma ci possiamo permettere di prendere un pò di aria e goderci quei piccoli piaceri che l'estate italiana non smetterà di regalarci anche dopo un periodo cosi difficile.

Forse non sarà l'estate della vita ma qualsiasi piccola cosa ci potremmo concedere sarà goduta e sognata come spesso abbiamo dimenticato di fare.
Esploriamo i nostri borghi, prendiamoci cura dei nostri monti, specchiamoci nei nostri mari e godiamoci la pace della ripresa. Apprezziamo quello che abbiamo perché ora sappiamo bene cosa vuol dire quando ci viene tolto.
Mettiamo da parte i lussi e sorseggiamo una birra locale in un agriturismo famigliare. Tuffiamoci dove non andavamo più da quando eravamo bambini e mangiamo quel gelato in più nella gelateria preferita di papà. Raccogliamo la frutta dagli alberi e i ricci dagli scogli con i cuginetti. Apparecchiamo tavole e svuotiamo frighi di vinelli freschi locali. Parliamo il dialetto dimenticato da tempo e sostituito sempre più da inglesismi sociali. Compriamo qualche ceramica fatta a mano e ascoltiamo qualche storia del passato. Camminiamo tra i fiori e odoriamo il profumo di salsedine del mediterraneo.

Viviamola un pò così quest'estate: senza l'ansia di prendere un volo transoceanico pensando di aver dimenticato il passaporto ma con la valigia piena di semplicità e di speranze.
Perché si sa che da ogni viaggio, qualunque esso sia, si torna sempre e comunque più ricchi di come si è partiti.







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